21 febbraio 2016

Big Screen #7 Piccoli brividi

Da amante della collana Piccoli Brividi, non potevo perdermi questo film che già dal trailer prometteva bene. Be', il rischio che fosse una delusione era dietro l'angolo e sono rimasta sorpresa quando il film mi è piaciuto tanto e ha persino superato le mie aspettative.

Piccoli Brividi inizia come il più classico dei film per adolescenti. Zach (Dylan Minnette) si è appena trasferito con la madre (Amy Ryan) in una piccola cittadina. Il ragazzo qui conoscerà i loro vicini di casa, Hannan (Odeya Rush), una ragazza molto curiosa, e il padre (Jack Black), un tipo scorbutico e poco cordiale. Un giorno Zach e il suo nuovo amico, Champ (Ryan Lee), si infiltrano nella casa dei vicini perché pensano che Hannan sia vittima di violenza domestica, ma invece scoprono che il loro vicino non è altro che L. R. Stine, autore dei libri Piccoli Brividi e che i mostri creati dallo scrittore prendono vita una volta aperti i manoscritti. Così si ritroveranno in un bel casino perché Slappy è appena uscito dal libro Il pupazzo parlante e ha intenzione di vendicarsi del suo papino facendo uscire tutti i mostri da lui creati...


I primi minuti sono stati leggermente noiosi, perché ci ritroviamo i soliti cliché dei film adolescenziali: vicini di casa misteriosi, il colpo di fulmine tra il protagonista e la vicina, lo sfigato di turno che cerca di amicarsi il nuovo arrivato. Per fortuna però che succede solo all'inizio, poiché una volta catapultati nel centro della storia sarà difficile staccare gli occhi dallo schermo. E' un susseguirsi di situazioni esilaranti (senza sembrare ridicole) che divertono lo spettatore. I protagonisti avranno a che fare con i migliori mostri creati da Stine, creati con effetti speciali eccellenti. E se lo dico io che sono buoni, fidatevi che lo sono davvero. Spassoso Jack Black nei passi dello scrittore e niente male nemmeno Dylan Minnette nei panni del protagonista, un ragazzo molto sarcastico. Possiamo dire che entrambi sono gli eroi di questa pellicola. Carina anche la Odeya Rush nei panni della dolce Hannan e simpatico Ryan Lee in quelli dell'amico imbranato Champ. Da non dimenticare anche gli altri personaggi meno importanti, che in un modo o in altro riescono a farsi ricordare. Bellissimo (e sorprendente) il finale, con un cameo al vero autore della collana (io, personalmente, l'ho scoperto soltanto dopo). L'unico appunto che devo fare alla storia è la storia d'amore che sì, è dolce, ma un po' forzata. Ma va bene così, d'altronde questo è pensato per essere un film per ragazzini, anche se a mio modesto parere, piacerà anche ai grandi, soprattutto a coloro che sono cresciuti con le storie di Stine. Ed è questo che secondo me lo distingue dagli altri film adolescenziali, ovvero che si fa apprezzare anche da un pubblico più adulto perché la storia non è ridicola.

Quindi assolutamente consigliato. Adesso scappo a rileggermi i libri *-*
Buona domenica e fatemi sapere se avete visto il film!
Giusy

1 commento:

  1. ho apprezzato tanto questo film soprattutto perchè ha riportato a galla vecchi ricordi dei libri letti anni prima

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